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Mai come oggi la presenza sui canali social per i brand è imprescindibile per restare in contatto con i propri clienti e per raggiungerne di nuovi. Ecco, quindi, che le grandi aspettative e la conseguente attenzione verso le potenzialità di questi indispensabili strumenti di comunicazione (e di business) sono comprensibili, ma occorre fare chiarezza sugli obiettivi del social media marketing e i risultati raggiungibili.
Gli ultimi dati sui comportamenti degli italiani nel mondo digital evidenziano un aumento significativo dei nuovi utenti e del tempo di permanenza giornaliero trascorso sui canali social. Dati di questa portata non possono certamente lasciare indifferenti le Aziende che sempre più comprendono quanto questi canali di comunicazione possano giocare un ruolo importante nelle decisioni di acquisto o di fidelizzazione dei consumatori/partner commerciali.
Dall’altra parte, le Aziende si affidano sempre più spesso a Facebook, Instagram oppure a Linkedin per raggiungere i propri obiettivi di business, che vanno dalla notorietà del brand all’aumento delle vendite dei propri prodotti.
Le premesse sono ottime, ma è così semplice ottenere i risultati desiderati da queste piattaforme?
Semplice no, fattibile sì… ma come?
Come abbiamo affermato nella conclusione del nostro articolo dedicato alle Stories (che potete leggere qui), quando parliamo di presenza sui canali social, prima di ogni cosa, occorre definire gli obiettivi che vogliamo perseguire. “Perché voglio che mi conoscano” o “Perché voglio vendere di più” non possono essere di certo obiettivi del social media marketing, o meglio, non sono obiettivi che portano di per sé a ottenere risultati significativi. Se bastasse aprire un profilo social per vendere di più, saremmo tutti imprenditori.
Facciamo luce sugli obiettivi del social media marketing, tenendo bene a mente il metodo S.M.A.R.T., che riporta alla realtà qualsiasi bizzarra intenzione, soprattutto nei punti “Achievable” (attuabile) e “Realistic” (realistico): da una parte gli obiettivi devono essere coerenti e compatibili con il contesto e le risorse a disposizione, dall’altra occorre considerare fattori interni ed esterni, ad esempio, il settore, le potenzialità delle piattaforme social, gli eventi straordinari e di attualità, i sentiment prevalenti e i nuovi trend.
Ogni brand che opera sui canali social vorrebbe raggiungere, con la propria strategia, a vario titolo, i seguenti obiettivi:
Un errore in cui spesso ci si imbatte è pensare che i Social portino risultati nel breve periodo, ma in realtà il lavoro da implementare coinvolge, insieme alla definizione specifica degli obiettivi, anche la creazione di contenuti di valore (rilevanti per i pubblici-obiettivo) e lo sviluppo di relazioni autentiche con gli utenti.
È pensiero comune, ad esempio, che basti creare una campagna social con obiettivo “conversione” per generare vendite, oppure che dopo aver raccolto qualche interazione il pubblico sia già “caldo” e pronto per acquistare i prodotti a catalogo, dimenticando gli step fondamentali del funnel di marketing che impongono lo sviluppo di una strategia di fidelizzazione del target.
I luoghi comuni che riguardano il potere dei social media sono infiniti. In realtà, la campagna pubblicitaria o la pubblicazione di un post sono solo la punta dell’iceberg e, purtroppo, le interazioni non equivalgono a intenzioni di acquisto!
Il post pubblicato e le campagne pubblicitarie sui social media sono solo la punta di un iceberg che metaforicamente rappresenta un lavoro che, se non ha solide basi, rischia di non portare da nessuna parte. Sotto la punta dell’iceberg, si cela un’attività costante che vive, ad esempio, di analisi preventive del contesto in cui si opera (compresa quella della competition), di creazione dei contenuti, della scelta del tono di voce rispetto ai visual e ai content, di definizione del target (nei più diversi livelli), di gestione delle criticità (che dipendono anche dalle piattaforme stesse) di pianificazione editoriale, di pianificazione pubblicitaria e allocazione dei budget, di monitoraggio, di test di creatività, di accurate profilazioni e creazioni di pubblici, e molto altro ancora.
Una complessità che sfugge ai non addetti ai lavori, ma fondamentale per il raggiungimento dei propri obiettivi. In questo ambito, l’improvvisazione non viene premiata né dagli algoritmi, né dalla propria community, con il rischio di vedere vanificati i propri investimenti sia in termini di risorse economiche che operative.
Inoltre, i meccanismi che guidano le buone performance di una strategia social sono in continua evoluzione, primi su tutti quelli che riguardano l’andamento delle campagne pubblicitarie sui social. Per esempio, l’aggiornamento dei sistemi operativi, dei regolamenti sulla privacy o la sostituzione di metriche per l’analisi dei rendimenti pubblicitari.
Creare strategie di successo sui canali social e stare al passo con le repentine introduzioni di nuove feature (o con la limitazione di quelle già esistenti) è un lavoro che richiede costanza, sia per quanto riguarda test e monitoraggio delle attività social in atto, sia per quanto riguarda la formazione continua. Ci troviamo di fronte a infinite opportunità e al contempo in un mondo che va trattato con molta attenzione.