Lapitec | Corporate press “Lapitec Magazine”

La comunicazione strategica di Lapitec®, brand nel settore dell’architettura e l’interior di lusso, si muove per definizione fra i due poli apparentemente opposti dell’astratto e del concreto. L’intera produzione di Lapitec® si basa sull’innovazione tecnica dei materiali: inevitabile quindi che la sua comunicazione abbia nel prodotto il suo pilastro. Allo stesso tempo, come innovazione dedicata al segmento luxury, il brand è strettamente legato a valori immateriali come il design, l’eleganza e l’esclusività. A questa duplice esigenza abbiamo dato corpo con un progetto editoriale in grado di conciliare le due anime, quella tecnica e quella emotiva, di Lapitec®.

Oltre il portfolio: un trend & luxury magazine

La forza di un materiale per costruzioni e rivestimenti è in quel che con esso è possibile realizzare, ma per imprimere adeguatamente nel magazine il posizionamento luxury del brand, l’abbiamo pensato come qualcosa di più di un semplice portfolio di realizzazioni. In una serie di uscite tematizzate, Lapitec® Magazine è un’occasione per esplorare, attraverso i progetti prestigiosi realizzati in tutto il mondo con il Lapitec®, lo stato dell’arte e le tendenze più interessanti dell’architettura di lusso.

Target oriented: spazio alla reason why di chi sceglie

La scelta editoriale alla base di Lapitec® Magazine è motivata da una logica lucidamente imperniata intorno al target dell’azienda. Più che nel consumatore finale, la scelta del Lapitec® nasce prima di tutto nel designer e nell’architetto, che poi propongono e promuovono la scelta presso il proprio cliente. Abbiamo quindi focalizzato due aspetti strategici per il target. Con numeri a tema come “The cooking hedonism” dedicato alle cucine o “Facing luxury” alle facciate ventilate, abbiamo legato il progetto ai trend del design e dell’architettura. Con la scelta attenta dei progetti più rappresentativi dei plus tecnici ed estetici del Lapitec®, il magazine comunica inoltre agli addetti ai lavori i vantaggi del prodotto per essi più interessanti: la libertà progettuale, l’alta resa finale, la possibilità di interpretare al top i diversi mood architettonici contemporanei.

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