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Una selezione eccellente dei salumi più ricercati, spesso stagionali o in produzione limitata, espressione della nobile abilità artigianale italiana. Fra manualità di un tempo e abilità moderna, la linea L’Artemano raccoglie specialità che sono i migliori esempi della capacità e dell’esperienza Levoni. Un concept di linea cognitivamente suggestivo, che racconta, fin dal naming, di mani al lavoro e di mestiere, di quell’arte in senso artigiano che distingue Levoni sul panorama italiano.
Per l’identità de L’Artemano il nostro compito non scontato era rivisitare una forte espressione di tradizionalità in suggestioni contemporanee, rappresentative di un’azienda che, pur fedele ai suoi storici principi produttivi, ha saputo crescere fino a dimensioni internazionali.
Di qui la nuova immagine, densa di richiami alla salumeria storica, ma senza le retoriche polverose di un convenzionale richiamo alla tradizione. A cominciare dal linguaggio fotografico di prodotto, per il quale abbiamo scelto uno stile ricco ed espressivo, superando la consueta fotografia da catalogo per collocare la tipicità delle ricette nella modernità.
Il concept della campagna adv che lancia la linea sul mercato riunisce i valori fondamentali del posizionamento de L’Artemano – qualità, storicità e manualità – nel claim strategico “L’arte dei salumi è una storia scritta a mano”: un headline che non a caso si apre e si chiude proprio con le due parole chiave “arte” e “mano”, esplicitando il significato stesso del progetto. Nel body, il branding della linea L’Artemano, che nasce proprio come una prova dell’abilità norcina di Levoni, si arricchisce del concetto di sfida: con L’Artemano gli estimatori dei migliori salumi possono gustare il cimento più alto di Levoni, che in questa selezione riversa la sua passione e l’orgoglio dell’eccellenza.
Come tutta la comunicazione della linea, il packaging de L’Artemano racconta il censo di una selezione eccellente, frutto della cultura del gusto di un’azienda centenaria, ripercorrendo i capisaldi del suo valore negli elementi grafici, come il ruolo centrale della data di fondazione, il 1911, e gli stili tipografici squisitamente novecenteschi.
Pur con il suo richiamo a un gusto storico, però, il packaging de l’Artemano si libera dagli stereotipi rivitalizzando l’immagine della linea, con la pulizia visiva delle grafiche e la scelta di motivi decorativi di chiara rilettura moderna. Volutamente prive della solita foto di prodotto che occupa spesso questo tipo packaging, le confezioni de L’Artemano spostano invece tutto il peso sull’istituzionalità, per un’offerta che si distingue per quel livello di cultura artigianale che diventa riconosciuta autorevolezza.