Come l’acqua per il mulino.

Siamo mai stati così infarinati,
farinosi, affascinati dal chicco,
dal seme che macina
dalla macina fiera?

Mais riso segale farro
ceci quinoa manitoba.

Arcaici profumi e manualità antiche
Croste croccanti, panetti candidi
impasti segreti riscoperti,
bighe di lieviti madre.

Kamut, poi orzo e integrale
grano saraceno e castagne…

E sia!
Che si apra la bocca del forno,
si imbianchino le tavole,
si incidano i pani crescenti
e torni alla tavola, al cuore,
il crepitio caldo che indora,
la fragranza che insinua.

Solo per voi evocheremo
viaggi lontani da lungo agognati:
miasca, pan di pigna, pan biscotto
coccòi, pane nero o nociato,
pane sciapo, pan carasau.
E Matera, Altamura, Genzano,
Langhe e Tirolo, Milano e Firenze…
il profumo del pane vi porterà in ogni luogo.

E poi che frastornino i sensi
fra morbide pizze, o croccanti,
rosse, bianche, salate e speziate.
Stuzzicheremo voglie nascoste
con focacce dai soffici incanti,
costellate di bianchi cristalli,
di aghi sottili di rosmarino.
C’incanteremo insieme
con dolci paste frolle,
sontuosi ciambelloni,
friabili biscotti.

Siamo mugnai di parole,
separiamo la vostra farina
dalla crusca indistinta degli altri.
O meglio maciniamo il grano intero,
come il gusto di oggi vuole.
Ci sentiremo ceci, cereali e lenticchie.
Daremo la voce ai “senza”,
esalteremo i “con”.

Perché se voi siete farina
Noi siamo acqua al vostro mulino.