La sostenibilità come driver di comunicazione nel design fieristico - Weagroup

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Ripensare l’esperienza: la sostenibilità come driver di comunicazione nel design fieristico

Il luogo principale in cui le aziende si connettono con il loro pubblico, trasformando l’esperienza in un potente strumento di comunicazione, rimane senza dubbio la fiera. Ma ogni esperienza riesce ad essere davvero efficace solo se è inserita nel proprio tempo, se è allineata con il vissuto, il sentire e le riflessioni della propria epoca. È difficile quindi immaginare oggi un’esperienza che non faccia i conti con i concetti di sostenibilità e che non li tratti come un fondamentale driver di comunicazione. E se cominciassimo a ripensare l’esperienza proprio a partire dal design fieristico?

Sostenibilità nel design fieristico: un nuovo paradigma comunicativo

La sostenibilità nel design non è solo una componente estetica, ma piuttosto un elemento chiave che trasforma l’intera esperienza, rendendola autentica, rilevante e perfettamente allineata con le esigenze del pubblico contemporaneo. Evitiamo quindi ogni forma di greenwashing, una delle pseudo tecniche di comunicazione più respingenti.

È necessario cominciare a ripensare completamente l’esperienza fieristica partendo da un’analisi approfondita, che punto dopo punto valuti l’impatto ambientale e sociale di ogni scelta. Questo percorso potrebbe non essere immediato ma graduale e progressivo, a patto però che ogni decisione, anche la più piccola, venga presa con coerenza e serietà, per non tradire le intenzioni iniziali e gli obiettivi in divenire.

Un nuovo approccio che deve necessariamente partire da un’analisi strategico-progettuale.

Ma siamo davvero pronti? Noi sì.

Da consulenti, con diversi anni di esperienza nel settore, comprendiamo bene i possibili dubbi che questa dichiarazione può suscitare in chi ci legge. Tuttavia, sappiamo anche  fin troppo bene qual è il vantaggio competitivo che le aziende possono ottenere scegliendo un approccio di design sostenibile sin da oggi.

La sostenibilità non è un semplice trend o una moda passeggera, ma piuttosto un cambio di mentalità che si sta radicando in maniera sempre più profonda nella nostra società. Diventa cruciale quindi riconsiderare davvero il modo in cui partecipiamo a questi eventi, adottando una prospettiva che non solo segua, ma anticipi il pensiero dei visitatori. È arrivato il tempo di guardare oltre la semplice esposizione di prodotti e servizi, e abbracciare l’approccio sostenibile come elemento fondante di tutta l’esperienza.

Permettetemi però di lanciare una provocazione, che in realtà è più un invito, un incoraggiamento a tutte quelle aziende che ancora non hanno preso seriamente in considerazione il design fieristico sostenibile. Cominciamo insieme a spostare lo sguardo verso questa nuova direzione, più etica, attenta e sostenibile, che oggi dà ai brand un enorme vantaggio sul mercato. Non soffermiamoci solo sull’impegno iniziale, ma ragioniamo in prospettiva, verso i benefici futuri che ad oggi sono infinitamente più interessanti dell’effort che richiedono. Solo così ci dimostreremo davvero in linea con il nostro tempo e il comune sentire, e saremo efficacemente memorabili.

Le fasi strategico-progettuali per un design fieristico sostenibile

Vediamo nel dettaglio come ciascuna fase strategico progettuale si declina in un progetto di design sostenibile:

  • Consulenza e ricerca d’immagine: nel contesto di un design fieristico sostenibile, la consulenza e la ricerca d’immagine iniziano con un’analisi approfondita degli obiettivi ambientali e sociali dell’azienda. Si valuta in questa fase la scelta dei materiali eco-friendly e la possibilità di utilizzare soluzioni modulari riciclabili, che minimizzano gli sprechi e riducono l’impatto.
  • Definizione degli elementi distintivi del brand: la definizione degli elementi distintivi del brand nel design fieristico sostenibile si deve concentrare ora su un’identificazione più dettagliata dei valori centrali per il brand. Un passaggio indispensabile per cominciare a progettare elementi visivi e concettuali capaci di definire l’identità del brand e al contempo riflettere l’impegno.
  • Analisi di comportamenti, flussi e fruizione degli ambienti: l’analisi dei comportamenti e dei flussi degli ambienti fieristici in un progetto di design sostenibile deve essere rivolta alla massima ottimizzazione, per riuscire a ridurre gli sprechi e conservare le risorse. L’ideale sono le soluzioni modulari, che grazie alle loro caratteristiche permettono di creare percorsi intuitivi per guidare i visitatori senza disperdere risorse.
  • Pianificazione esperienziale e percettiva: la pianificazione dell’esperienza nel design fieristico sostenibile deve integrare elementi sensoriali e interattivi che coinvolgano il pubblico per creare un’esperienza memorabile e informativa.

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