Cos’è il Metaverso e perché è fondamentale per i brand tenere d’occhio la sua evoluzione

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Cos’è il Metaverso e perché è fondamentale per i brand tenere d’occhio la sua evoluzione

In uno scenario futuristico che diventa sempre più reale, i grandi Brand stanno iniziando ad investire le proprie risorse nel Metaverso. Tra ambienti sociali virtuali, realtà aumentata, NFT e blockchain, è necessario prendere atto che non manca poi così tanto alla rivoluzione di Internet come lo conosciamo. Ad oggi, per continuare a fare branding è impensabile non conoscerne le evoluzioni e non cogliere le opportunità che il digital offre.

Metaverso: che cos’è e qual è la situazione attuale

Il futuro di Internet ha un nome e si chiama Metaverso, un ambiente digitale vissuto dagli utenti mediante realtà virtuale, realtà estesa e realtà aumentata che incorpora social, web e, soprattutto, la vita reale. Una rivoluzione che intende superare la differenza tra reale e virtuale, dove l’offline diventa sempre più online (e viceversa), dove la consumer experience si rinnova completamente.

Questo scenario supera la già esistente concezione di una versione “avatar” di noi stessi in cui è possibile scambiare beni e servizi in cambio di valute virtuali: il Metaverso, ad oggi ancora in forma embrionale, ha le potenzialità per diventare una rivoluzione epocale in cui prevarranno nuove forme di coinvolgimento e di interazione, in un Internet che passerà dalla visualizzazione di contenuti all’immersione totale nell’esperienza.

Socialità, creazione di contenuti, commercio e vita offline si intrecceranno cambiando le modalità in cui le persone vivono, interagiscono, lavorano, comprano, si informano e fanno esperienze.

Metaverso e affini: la rivoluzione del marketing è già in atto

Il Metaverso coniuga un mix di strumenti di marketing: eventi live, e-commerce, social media, gaming, che avrà diverse applicazioni e che si prevede possa avere evoluzioni interessanti negli ambiti dell’istruzione, del lavoro, dello shopping, degli eventi.

È uno spazio in cui potremo trovarci a vivere vere e proprie experience compartecipate, significative sia dal punto di vista degli utenti che dal punto di vista dei brand come occasioni di business. Le potenzialità che il Metaverso offre rappresentano infatti nuove occasioni per mostrare i propri prodotti, esprimere i propri valori e compiere uno storytelling immersivo e innovativo.

Oltre ad iniziative riguardanti gli NFT (dai beni di consumo all’abbigliamento fino ad arrivare al beauty) come aste e concorsi, dal 2020 ad oggi abbiamo potuto assistere nel Metaverso a eventi come i concerti di Justin Bieber e – per restare in Italia – Achille Lauro in collaborazione con Gucci, e al debutto della Metaverse Fashion Week 2022, una Settimana della Moda collaterale e digitale, riproposta anche nel 20231.

Queste dinamiche, che ai più possono sembrare fantascientifiche oppure solamente un trend del momento, sono da tenere d’occhio perché si configurano sempre più significative commercialmente: non a caso, già nel 2021 Shopify ha dichiarato come i prodotti mostrati con contenuti AR (cioè in Realtà Aumentata) abbiano un tasso di conversione di vendita più alto del 94%!2

Vincoli e ostacoli del Metaverso: alcune riflessioni sempre attuali

Quella che si propone come rivoluzione dell’Internet presenta, tuttavia, diversi limiti, di cui tenere conto anche per il presente. Infatti, un Metaverso a portata di tutti sarà possibile solo quando esisterà una tecnologia performante in grado di supportare l’enorme flusso di dati richiesto, essere accessibile da qualsiasi parte del mondo anche da dispositivi di piccole dimensioni (come lo smartphone) e a costi sostenibili.

Portare abbastanza utenti a popolare questi nuovi luoghi è una delle sfide attuali più rilevanti. Dopo il boom di interesse, anche mediatico, riscontrato nel 2020 e 2021 – complice anche la pandemia con le sue restrizioni alla capacità di muoversi, incontrarsi e lavorare – l’entusiasmo per il Metaverso sembra essersi affievolito.

Per avere successo, il Metaverso dovrà diventare un pezzo concreto della nostra vita reale: non una vita parallela in cui replicare delle situazioni, ma un luogo in cui fare esperienze uniche e collettive, senza i limiti di spazio e di tempo della realtà.

Inoltre, si deve e si dovrà considerare che esistono ed esisteranno tanti metaversi di proprietà di differenti società (per esempio, Horizon Worlds di Meta, Decentraland, il cinese Zepeto…), una dimensione sulla quale si pongono tutta una serie di valutazioni in merito al rischio di dinamiche di chiusura.

Ad esempio, se ad oggi utenti e creator possono evitare l’effetto “bolla” con la presenza simultanea su diversi social media (come Facebook, Instagram, Tik Tok, Twitter…), la fruizione di podcast (Spotify, Spreaker, Apple e Google Podcast, Amazon Music, Audible…) o di piattaforme di streaming (Prime, Netflix, Now TV, Disney Plus), data la natura immersiva del Metaverso si ritiene che sarà praticamente impossibile frequentarne più di uno ognuno con un avatar diverso allo stesso tempo. Per questo si discute sulla necessità di creare un Metaverso unico, all’interno del quale i player potranno operare e gli utenti usufruirne con lo stesso avatar, molto similmente al web di oggi (infatti, non esiste un proprietario di Internet ed è possibile navigare da browser diversi come Chrome, Firefox, Edge).

Se già la strada verso il Metaverso è in salita per quanto abbiamo appena detto, uno dei temi più delicati riguarderà la privacy degli utenti, già attuale nodo critico per le aziende e per chi opera nel digital marketing. Tutte le opportunità che questo nuovo mondo offre preoccupano molti che lo ritengono un altro modo per raccogliere ancora più dati personali, ma la cui gestione è tutt’ora da chiarire.

Metaverso: una nave pronta a salpare

I presupposti per universi paralleli in cui realizzare esperienze sempre più interattive ci sono. Domani esisterà il Metaverso raccontato nel romanzo del 1992 Snow Crash di Neal Stephenson? Ci vorrà un po’ per creare infrastrutture digitali veloci, sicure, etiche ed user-friendly, ma è importante iniziare processi evolutivi e direzionarsi verso queste nuove modalità di “interazione interattiva” che comunque stanno prendendo piede tra gli utenti early adopters.

Il Metaverso sembra lontano, ma le tematiche che lo riguardano sono l’espressione (accentuata!) di quelle già esistenti: restarne indifferenti, quindi, non è più concesso.

Seguire l’evoluzione del Metaverso e delle nuove tecnologie ad esso collegate (in primis Realtà Aumentata e Intelligenza Artificiale) è importante per capire come si muove il settore, seguire le sperimentazioni dei grandi brand e cogliere opportunità per il proprio business. Le scelte compiute dai brand oggi riguardo il “Metaverso embrionale” cui ci ritroviamo di fronte, rappresentano una presa di posizione rispetto al tema stesso dell’evoluzione tecnologica e degli strumenti di marketing digitale, e contribuiscono al posizionamento di marca.

Se già nella propria digital strategy mancano quelli che ormai sono considerati i fondamentali di un’esperienza diretta degli utenti con il brand come dirette streaming, branded content, consulenze virtuali – solo per citarne alcuni – una volta che la nave del Metaverso inizierà a salpare sarà ancor di più difficile imbarcarsi. Meglio organizzarsi subito!

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