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Nel mondo wine, ogni evento è molto più di un semplice appuntamento: è un’arte sottile che mescola storia, sensazioni e sinergie. Tra conferenze stampa e press tour, l’obiettivo è creare esperienze che raccontino l’anima del vino, trasmettendo cultura e autenticità. Così, il binomio tra eventi e vino si trasforma in un vero passo a due…raffinato.

Un evento, sia esso una Conferenza Stampa, un Press-day, un Press lunch o un Press tour, è un vero e proprio “passo a due”, un mix in cui anima, carattere, aspettative, gusti, sensibilità e ideali si intrecciano creando un equilibrio armonioso e delicato. Per raggiungere l’alchimia perfetta però, è necessario che l’esperienza offerta arrivi a toccare le corde più profonde dell’essere e riesca a farle vibrare attraverso la leggerezza dei sensi; e non c’è che dire…il mondo del vino si rivela come il perfetto “compagno di ballo”.
Perché proporre un evento legato al vino e perché i nuovi trend si stanno orientando sempre di più verso contaminazioni di differenti settori?
Per cercare di rispondere innanzitutto alla prima domanda si deve tenere in considerazione il forte legame che esiste tra il mondo dell’uomo e del vino. La sua longevità è provata dal fatto che le prime testimonianze di questo connubio tra uomo e vino sono antichissime e si ipotizza che risalgano alla preistoria, i greci prima e i romani poi lo hanno portato nel mondo dell’Olimpo, i re e gli imperatori sulle proprie tavole e allo stesso tempo è stato emblema della convivialità popolare, rivelando una poliedricità sorprendente.
Tornando a noi oggi, il settore enologico in Italia rappresenta un vero e proprio patrimonio con una ricca e variegata biodiversità unica nel suo genere; la sua valorizzazione avviene in differenti modi e attraverso differenti canali.
Tra questi si stanno affermando sempre di più gli eventi intesi come experience: l’evento infatti offre un’esperienza diretta capace di far conoscere la vera natura di un vino e della sua cantina che ne è il cuore pulsante.
Si comprende, quindi, come gli ambiti si contaminino tra di loro perché collegati da un unico fil rouge di racconto esperienziale, che ha origine nella terra in cui è radicato e nella storia degli uomini che vi appartengono; e l’evento è lo strumento di racconto più diretto e schietto. Sorge naturale “ la domanda” su cosa si fondi questo legame così intrinsecamente profondo e trasversale da resistere nel tempo.
La risposta si deve cercare nella sua natura esperienziale così profonda da coinvolgere i 5 sensi (vista, tatto, gusto, olfatto, udito) capace di creare una forte unione che restituisce la percezione del percepito: dai sensi e dal gusto infatti l’uomo impara e conosce, ad essi sono legati l’affettività e il piacere; basti pensare che odori, sapori sono presenti fin dalla nascita con il profumo materno e pervadono la nostra vita.
Il vino è appunto profumo, gusto, colore, allegria e convivialità, è cultura, maestria artigianale e espressione viva di un territorio e della sua anima e storia. “Vino, gagliardo come la dea ragione” diceva la poetessa Alda Merini; nel mondo del vino non si può improvvisare perché si parla di anima e di bellezza, ma anche di tecnica e competenze molto specifiche; lo scopo di un evento, quindi, è quello di portare alla luce e mettere in risalto questo accordo di note perfetto e la sua bellissima armonia.
In sintesi, l’evento è uno strumento di comunicazione che veicola in modo performante l’immagine del brand e, come un vestito creato su misura che deve cadere perfettamente sulla figura valorizzandola, così un evento deve far emergere la value del brand mettendola in risalto; e per farlo ci vuole un esperto sarto, preparato e sempre aggiornato.