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Cresciuti nell’era digital, i giovani della Generazione Z sono attratti soprattutto dai branded content (in particolare video), dagli Influencer e dalle partnership, e riescono a fruire simultaneamente di più piattaforme social: solo i Brand “social media-friendly” possono assicurarsi di conquistare il cuore dei giovanissimi, i consumatori di domani, ma anche di oggi! Ma quali e come sono le piattaforme social più amate dalla Generazione Z?
Hanno tra gli 11 e i 24 anni, sono nativi digitali e always connected: i giovanissimi della Generazione Z non conoscono periodo della loro vita dove internet non sia esistito. Utilizzano più piattaforme e formati digitali simultaneamente: video, chat, social, podcast, musica, TV streaming, gaming anche su diversi dispositivi allo stesso tempo, ma lo smartphone resta il favorito.
Oltre ad avere un legame embrionale con tecnologia e nuovi media, si distinguono dai loro “fratelli maggiori” Millennials, anche per abitudini d’acquisto: sono davvero poco prevedibili, soprattutto per il fatto che dipendono per lo più dai loro genitori e questo li porta a mixare l’esperienza online con quella offline. In ogni caso, coinvolgere la Generazione Z non è semplice e fidelizzarla è ancora più complicato… ma non impossibile 😉
Da una ricerca condotta da Bazzoole (“Influencer e Gen Z”, maggio 2021) emerge che, oltre alle app di messaggistica online (72%) come WhatsApp, Telegram, la più recente Signal e le relative declinazioni social come Messenger, Instagram DM, le piattaforme social più utilizzate dalla Generazione Z sono principalmente Instagram (56%), Youtube (42%) e, al terzo posto, Facebook (37%): quest’ultimo, diversamente da quello che si potrebbe pensare, resta ancora un canale frequentato da tutte le fasce di età, compresa quella esaminata. In rapida ascesa “le new entry” come Tik Tok (10%) e Twitch (4%), meno frequentate e meno familiari ai Millennials e, soprattutto, ai Boomer, come è accaduto in passato con altre piattaforme, ad esempio Snapchat.
Sui social trascorrono fino a quattro ore al giorno per seguire persone (non brand), che hanno la loro stessa età perché ai loro occhi vengono ritenuti più affidabili e vicini a loro: dai giovani influencer, magari usciti dal programma TV di punta del momento, passando per gli artisti musicali e i creator, ad esempio, di Twitch, legati al mondo del gaming fino ad arrivare agli Youtuber che intrattengono sui loro canali con parodie divertenti. Sul piano delle relazioni per loro non esiste un confine con la vita on e offline, per cui di queste persone si fidano come se fossero amici della vita reale.
Non solo influencer e intrattenimento: la Generazione Z è molto più attenta ai temi dell’inclusività sociale e dell’ambiente dei loro “fratelli maggiori” Millennials e, ancora di più, dei “genitori” Boomer. Questo li porta a seguire le iniziative che riguardano questi temi e i brand che le portano avanti (magari per mezzo di iniziative che coinvolgono i già citati influencer) vengono sicuramente apprezzati.
Inoltre, la Generazione Z è più predisposta a produrre contenuti rispetto alla Generazione Y, quella dei Millennials, che utilizza i social network per lo più per fruirli. Sono molto più “abili” e veloci nel crearli, perché, come è stato già detto, sono nativi digitali e hanno davvero molta familiarità con i mezzi tecnologici. I loro preferiti? Contenuti brevi ed effimeri, per lo più video, come le Story (di cui abbiamo parlato qui).
I Brand che hanno come target i giovanissimi della Generazione Z devono tenere in considerazione per la produzione di contenuti sui canali social queste caratteristiche:
Tali caratteristiche si esprimono in strategie che coinvolgano:
In generale, oltre a rappresentare un target di riferimento per certe Aziende, i giovani della Generazione Z sono da tenere d’occhio perché sono i precursori e scopritori di nuove piattaforme che, per alcuni Brand, possono rivelarsi in seguito strategiche, come è stato per Snapchat e per Tik Tok. I Brand che si configureranno come early adopter di queste novità ne trarranno vantaggio rispetto ai competitor che arriveranno: per questo avere un Partner che abbia una visione a 360° sulle piattaforme e sui target è fondamentale per competere.