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Dirette su Facebook, Instagram, Linkedin, Youtube, Clubhouse: eventi, lanci e partnership vanno in onda in streaming sui canali social delle Aziende. Assolutamente vietato improvvisare.
Sembra passato un secolo da quando le dirette social erano considerate per lo più accessorie; oggi, a seguito anche della situazione di confinamento derivante dalla pandemia, assistiamo ad un’evoluzione che le trasforma in uno strumento indispensabile per raggiungere i propri pubblici d’interesse, a partire da clienti e potenziali tali.
In un 2020 che ci proiettava in un isolamento fino a quel momento inimmaginabile, i brand iniziano ad utilizzare quotidianamente dirette social per comunicare lanci di prodotto, dibattiti, formazione, talk, eventi speciali e costruiscono uno spazio per dare continuità alle proprie attività di comunicazione e marketing. Ci ricordiamo tutti delle live su Instagram e Facebook in cui si cucinava, ci si allenava insieme, si assistiva ad allegre jam sessions e si ricevevano consigli dai visagisti delle star per un trattamento SPA nella propria casa, vero? La condivisione di queste experience e il coinvolgimento personalizzato ha reso possibile il mantenimento del ricordo nella memoria dei clienti.
Dopo una tale esperienza, risulta difficile considerare le live streaming come “accessorie” o “facoltative” perché significherebbe privarsi di strumenti di successo nella propria content strategy, soprattutto considerando che le piattaforme social si evolvono a grande velocità in questa direzione e, inoltre, ne nascono di nuove con linguaggi e modalità di comunicazione ancora sostanzialmente inesplorate.
Implementare nella propria content strategy le live streaming comunica al mercato la propria capacità di interpretare la contemporaneità, di cogliere l’attimo, di evolversi e saper trovare le soluzioni più efficaci, perché il come si comunica segna la differenza tra l’esserci e non esserci nei luoghi che il mercato oggi segue e insegue. Ma come riuscirci in modo vincente?
In questo contesto, una gestione dei canali social orientata alle performance diventa imprescindibile per ottenere i risultati attesi dalla live streaming strategy definita, soprattutto se si tratta di un progetto cross-channel e se vengono integrate nuove piattaforme (come abbiamo avuto modo di spiegare nella nostra case history dedicata alla partecipazione di Pisoni a #TrentodocDay)
Il successo di Clubhouse cavalca l’onda della grande rivoluzione della Voce, divenuta protagonista del marketing esperenziale (come nel caso dei podcast di cui ti abbiamo parlato qui (https://weagroup.it/branded-podcast-il-futuro-della-comunicazione-parla-con-voce-umana/)
Clubhouse è il social media basato solamente su contenuti audio che vengono prodotti e consumati in diretta in una sorta di hic et nunc e in cui gli utenti possono intervenire. Fino ad ora il mondo digital è stato dominato dalla fruizione di immagini e video e, certamente, questa piattaforma rappresenta una svolta. Tra club, stanze ed eventi calendarizzati, i Brand early adopters che hanno implementato una strategia social su Clubhouse hanno saputo generare conversazioni autentiche e relazioni con i partecipanti alle live, scegliendo gli ambassador interni, relatori e moderatori idonei alla comunicazione dei contenuti volti ad intrattenere gli utenti.
Naturalmente, per ottenere i migliori riscontri dalle nostre dirette social, le skills necessarie alla costruzione di un progetto/palinsesto sono molteplici e strettamente interconnesse: content creation, social media e community management, P.R. e competenze tecniche della regia di suono e video sono elementi imprescindibili e che difficilmente si possono ritrovare internamente all’Azienda.
Le piattaforme social e web che offrono la possibilità di andare “live” sono molte e ne abbiamo citate solo alcune a titolo esemplificativo, ma occorre sempre tenere presente i propri target di riferimento e le relative caratteristiche socio-demografiche al fine di proporre un intrattenimento coerente con i propri obiettivi di comunicazione e marketing.
Oggi queste dinamiche stanno mettendo in luce chi c’è e, soprattutto, chi ci sarà.
Le aziende che vogliono essere considerate vincenti dal mercato, a questa evoluzione devono partecipare, perché oggi essere in queste dinamiche non solo dà un ritorno in termini commerciali, ma diventa fondamentale per il prestigio e per il posizionamento del brand.