WEAGROUP
- Agenzia di comunicazione e strategia di marca -
Tempo di lettura 10 minuti, 8 secondi
E per farlo non basta quello che fino a qualche tempo fa bastava…Perché…al cuor non si comanda.
Il titolo di questo articolo dice una cosa di gran buon senso; nell’horeca, se voglio che il BTC mi compri, devo convincere il BTB a scegliermi; insomma prima devo “entrare” e poi devo lavorare per “uscire”. Perché questo accada le aziende devono fornire risposte precise ed esaustive tanto alle domande, quanto alle “preoccupazioni” di questi professionisti.
La qualità dei contenuti è cruciale tanto quanto la qualità dei propri prodotti per catturare l’attenzione e l’interesse di un pubblico competente e preparato. Così le aziende devono investire nella creazione di contenuti informativi, coinvolgenti e pertinenti: questo significa comprendere le sfide specifiche che si affrontano in questo mondo e offrire soluzioni mirate che possano migliorare le performance e aumentare la redditività.
Naturalmente non è possibile dimenticare descrizioni approfondite dei vantaggi, la valutazione del ritorno sull’investimento e i benefici a breve e lungo termine. E non solo, la reputazione e l’affidabilità dell’azienda sono cruciali per il cliente Horeca che desidera lavorare con fornitori competenti e affidabili, in grado di offrire soluzioni efficaci e supporto costante. Pertanto le aziende devono comunicare la propria esperienza, una indiscutibile competenza e magari track record di successo rassicuranti, perché questo pubblico cerca rapporti duraturi, partner di cui fidarsi. La comunicazione deve essere basata su argomentazioni razionali e dati concreti che dimostrino l’efficacia e l’efficienza delle soluzioni offerte, perché il professionista sceglie con la testa.
Sì è vero, è sempre indispensabile fornire dati precisi e oggettivi per aiutare il cliente a prendere decisioni informate e ponderate … Ma… E qui si apre un mondo. Oggi che sia pasticcere o barista, che sia pizzaiolo o ristoratore, enotecaro o gelatiere, il nostro professionista vuole tutto quello che da sempre vuole e vuole anche molto di più. Così si aspetta tutto ciò di cui abbiamo parlato finora, ci mancherebbe, ma in più vuole bellezza, estetica, vuole che i materiali a lui dedicati abbiano lo stesso studio e la stessa cura che le aziende mettono quando parlano con il pubblico BTC. Vogliono creatività e contemporaneità perché vivono questo approccio come rispettoso del loro ruolo; si sentono parte integrante di un sistema “ad alto valore aggiunto”, sanno di essere dei veri professionisti, oggi il mercato glielo riconosce, e sentono quanto sia “piacevole” e premiante fare un lavoro ambìto, riconosciuto e diventato, spesso, anche aspirazionale. E allora senza mai, dico mai, cedere alla forma fatta di contenuti “effimeri”, bisogna però rapire, incantare e fare la differenza senza pensare che questo sia compito solo del prodotto, dei margini e del servizio. Innovazione, soluzioni, coerenza, vicinanza, conoscenza, trasparenza creano l’indispensabile fiducia, ma poi tono di voce, visual, creatività, racconti, muovono le leve dell’emotività, perché una professionista, o un professionista, sono ciò che fanno, ma sono indubbiamente anche ciò che sognano, che desiderano, che proiettano nel loro immaginario, sono ciò che stanno vivendo e anche ciò che vogliono diventare e non è mai solo una questione di numeri.
Oggi diventare chef, o pasticceri, maestri pizzaioli o artigiani del gelato ha un valore che va oltre le indispensabili soddisfazioni economiche; questi lavori sono uno status e vivono di hard quanto di soft, non valutare questa evoluzione vuol dire non fare i conti con ciò che è cambiato in questo mondo. In un mercato altamente competitivo come quello dell’Horeca la comunicazione deve essere sicuramente rivolta al risultato, ma oggi c’è bisogno di sentirsi parte di un racconto, di una filosofia di “vita”, di un modo di concepire l’eccellenza e di affrontare le sfide con carattere e determinazione, con originalità e atteggiamenti autorevoli quanto inclusivi ed è qui che la forma diventa davvero sostanza.
Dunque io credo che no, non possiamo solo andare nel mondo Horeca a fare i conti, dobbiamo portare fascino e aspirazionalità, dobbiamo costruire storytelling seri e anche piacevoli, carismatici e anche mirati a definire un carattere da leader e questo non può eludere dal creare situazioni e strumenti dove il design, la grafica, le immagini, le illustrazioni, le fotografie, i video, i materiali commerciali, le presentazioni non siano loro stessi la prova comprovata del fatto che abbiamo capito dove sono arrivati i nostri interlocutori e soprattutto abbiamo capito come vogliono essere coinvolti, trattati, gratificati.
Ebbene si, anche il btb ha un cuore e quando ci si arriva le relazioni durano davvero, nel tempo, e soprattutto i clienti btb, (ancor più nell’Horeca) possono diventare veri ambasciatori del marchio, ci credono, lo “sposano” e si fanno portavoce convinti delle nostre peculiarità, della nostra unicità, del loro essersi “innamorati” di un brand perché l’azienda li ha motivati, ammaliati, appagati, fatti sentire unici, oltre il prodotto, oltre il ROI, oltre la danza del “io vendo”, tu “compri”.
Portare linguaggi accattivanti e seducenti distingue dai competitor, rende unici e firma la differenza data dalla capacità di leggere il presente e dal coraggio di abbracciare linguaggi di comunicazione innovativi, coraggio che esprime autorevolezza e leadership. Non c’è niente da fare… Al cuor non si comanda… I matrimoni di convenienza duravano in tempi ormai passati… Adesso come le cronache (grazie a Dio “rosa”) ogni giorno ci rendono noto, saltano anche i matrimoni dove i vantaggi economici suggerirebbero di desistere; sono cambiati i tempi, è sotto gli occhi di tutti, per questo la ricetta di successo vuole ingredienti “hard” tanto quanto “soft”; questo è il nuovo stato dell’arte. Le persone vogliono essere gratificate e felici, anche i professionisti.
In conclusione, nella relazione azienda/cliente B2B, la creatività e il valore estetico giocano un ruolo cruciale nel distinguersi dalla concorrenza e nel creare relazioni di successo.
Presentarsi attraverso materiali esteticamente accattivanti e linguaggi persuasivi non solo cattura l’attenzione del cliente, ma può anche influenzare positivamente la percezione del marchio e la decisione di acquisto. Investire in creatività e valore estetico può quindi portare a risultati significativi a lungo termine per le aziende B2B.